martedì 6 dicembre 2011

Festa di compleanno



Domani sera si svolgerà la festa di compleanno della figlia di una mia carissima amica, nonchè compagna di Veronica, la mia primogenita. Ora con l'età che avanza si opta per la cosiddetta pizzata; un gruppetto di pupacchiotte che sta entrando nell'adolescenza si trova in pizzeria e consuma pizza e dolce mentre chiacchiera e scatta foto con cellulari e macchinette fotografiche.....A questa pizzata partecipano le mamme delle festeggiate ( tavolo a parte, naturalmente!!!) che si trovano tra loro e nel mentre tengono d'occhio quella massa di ormoni che brulicano nel tavolo a fianco.... =D
La mia cara amica, per completare la serata e renderla ancora più piacevole, ha pensato di invitare anche un'altra nostra carissima amica comune (siamo le tre moschettiere, ci conosciamo da anni e stiamo molto bene insieme!!) e me a mangiare la pizza con lei. Ben venga, se è un momento in cui prese tra figliame vario e lavoro possiamo incontrarci per una pizza (cosa che tra l'altro ogni tanto facciamo per scambiarci le ultime novità che non si possono raccontare in quei pochi minuti che ci si trova davanti alla scuola o per telefono...), quindi abbiamo accettato entrambe con piacere. Se non fosse, purtroppo, che Veronica non è stata invitata alla serata dalle 2 festeggiate. Non mi stupisce più di tanto e soprattutto la cosa non mi sconvolge perchè conosco e convivo quotidianamente col caratteraccio di mia figlia e so che in effetti lei e la figlia della mia amica non vanno d'accordo e a ben pensarci i due caratteri non collimano dai tempi in cui noi mamme ci conosciamo. Ma subito la cosa non mi ha scalfita più di tanto, perchè per scoprire che Vero non era stata invitata ci ho litigato ben bene e subito, per concludere il discorso, le avevo detto che io sarei andata ugualmente mentre lei, per il secondo anno consecutivo, sarebbe rimasta a casa. Anche l'anno scorso non era stata invitata alla medesima festa, ma io ero andata lo stesso alla pizzata perchè nel frattempo l'avevo messa in castigo e volevo proprio farglielo vivere come un castigo. Ma quest'anno no. O meglio: in castigo combinazione ci sarebbe stata lo stesso per via del rendimento scolastico, ma visto che ultimamente non la sto più facendo uscire già da un pò, ero pronta a fare un'eccezione e permetterle la serata con le compagne. Parlando con la mia amica l'altra mattina è venuto fuori che era incarognitissima perchè anche lei ha litigato con sua figlia che non ha incluso nella lista degli invitati la mia bimba e voleva che la invitasse: confrontandosi con lei, però,  ha capito che proprio la ragazzina non voleva saperne perchè non si piacciono e non si parlano. E come biasimarla? D'altronde stanno vivendo un'età in cui cominciano a formare le loro idee, cercano il confronto e i litigi con i genitori a volte apposta per farci capire che stanno crescendo.....non è facile per noi imporci su certe loro scelte e sono convinta che, anche se in casa ho "la  parte lesa", la mia amica abbia fatto bene a non insistere troppo affinchè si ottenesse l'invito. Probabilmente la festa sarebbe stata rovinata ad entrambe; alla festeggiata che si sarebbe sentita obbligata a vedere chi non voleva e all'invitata che si sarebbe sentita di troppo. Personalmente ho vacillato un pò, subito pensavo di andare e mi sono accordata per l'orario e il passaggio. Ma quando ho letto il dolore della mia pupa che ha pianto e si è disperata perchè non era stata inclusa alla festa, ho capito che per quanto bene voglia alla mia amica e per quanto piacere mi avrebbe fatto passare una serata con le mie 2 amiche, sarebbe stato più importante vedere mia figlia contenta perchè mi sono messa nei suoi panni e perchè, per una volta, mi sono schierata dalla sua parte. Ammetto di darle spesso contro: le dico sempre che se le persone ce l'hanno con lei non è perchè sono persone cattive, ma è perchè lei si è posta in modo da mettersele contro e che quindi chi è cagion del proprio male pianga sè stesso....Ma riflettendoci proprio non me la sarei sentita di andare a mangiare tranquillamente una pizza mentre lei rimaneva a casa quando, vista l'occorrenza, sarebbe dovuto essere il contrario. Così  domani pensavo di mandare un sms alle mie amiche scusandomi con loro della mia assenza. Mi sarei inventata una serie di contrazioni e di stanchezza così mi sarei assicurata che anche la mamma della festeggiata fosse più tranquilla e avrebbe passato comunque una serata piacevole anche in mia assenza, senza incarognirsi troppo. Poi le avrei parlato il giorno dopo e le avrei spiegato la vera ragione per cui ho deciso di non andare. Ed essendo una mamma anche lei, sarei stata certa che avrebbe capito la mia scelta. 
Invece, dato che oltre ad essere mamma è anche una grande amica (mica me le scelgo a caso!!! =)) ), stamattina si è presentata in negozio dicendomi che doveva togliersi il callo, che ci ha pensato e che dovevo essere sincera con lei perchè noi dovevamo stare fuori dalle scelte delle nostre pupe. Mi ha detto che ci ha meditato su e che non mi dovevo sentire obbligata ad andare solo perchè le avevo confermato la mia presenza, che pensava solo al bene di Vero e che mettendosi nei suoi panni capiva che per la bambina poteva essere una sofferenza il fatto che andassi io e non lei. E così in quel momento mi sono rilassata e le ho detto la verità, spiegandole che non me la sentivo proprio di andare e aggiungendole che le avrei raccontato una piccola bugia per non incarognirla di più e che poi gliene avrei parlato con calma. Ma non è servito. Certe cose tra amiche, se ci si intende sul serio, vengono fuori con naturalezza. Così, in questa situazione credo che  sia Vero che io abbiamo imparato una lezione di vita. Che si spera ci serva in futuro.

2 commenti:

  1. Io da adolescente non sopportavo quasi nessuna tra le figlie degli amici dei miei genitori. Dev'essere normale.
    Sono contenta che tutto si sia risolto al meglio! E' stato un bell'esempio di amicizia quello tra te e la tua amica!

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  2. Condivido la tua decisione nei confronti di Veronica ed è bella l'amicizia che unisce te e la mamma dell'altra ragazzina.
    ciao

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