martedì 20 dicembre 2011

Stella stellina......


Stella Stellina
 

Stella stellina
la notte si avvicina:
la fiamma traballa,
la mucca è nella stalla.
La mucca e il vitello,
la pecora e l'agnello,
la chioccia coi pulcini,
la mamma coi bambini.
Ognuno ha la sua mamma
e tutti fan la nanna

Questa filastrocca mi fa capire proprio che ogni pupo deve stare con la sua mamma....non c'è altro affetto che  li possa consolare. Ho seguito io personalmente la crescita delle due pupe maggiori. Ero sempre a casa, andavo a lavorare quando arrivava il loro papà e tranne qualche suo viaggio di lavoro, non le ho mai lasciate in giro, se non per altro. Ma non per lavoro. Eppure sono state sempre molto indipendenti. All'asilo sono sempre andate molto volentieri, tra tutte e due ricordo di aver potuto contare sulla dita di una mano le volte che sono entrate piangendo e mi hanno lasciata col cuore straziata ma quando chiamavo dopo mezzora per sapere se la crisi era passata, rimanevo tranquilla perchè avevano già dimenticato tutto. Quando ho aperto l'attività di lavanderia l'ho fatto proprio per loro, per poterle seguire da vicino seppur lavorando, perchè in casa avevamo bisogno di un altro lavoro, ma io avevo questa idea fissa di non lasciarle "in giro" così ho deciso di aprire l'attività contando che nel pomeriggio potevano stare con me nel retro del negozio. Al di là delle scelte di cui mi sono pentita cammin facendo durante questi quasi 4 anni di artigiana, finchè non è nata la piccola le pupe sono state effettivamente con me. Avevo allestito il retro in modo che potessero fare i compiti e nel frattempo sono cresciute e, avendo l'abitazione dietro l'angolo della strada rispetto a dov'è il negozio,  riuscivano a stare anche a casa da sole, soprattutto quando erano in vacanza e potevano avere la possibilità di dormire un pò di più senza essere obbligate a svegliarsi per venire con me in negozio. Alla nascita di Maddalena ho modificato l'allestimento del retro del negozio che si adattasse più ad una neonata che a due bimbe di 6 e 9 anni che ormai facevano compiti e giochi a casa da sole per quell'oretta che aspettavano il papà dal lavoro al pomeriggio. Il problema della piccola è comparso quando ha cominciato a camminare. Ad un anno e mezzo ero ormai disperata (dopo 8 mesi di rincorse dietro alla piccola) perchè non riuscivo più a tenerla, fra i pantaloni stirati e gli indumenti puliti, fra il ferro da stiro bollente e i bottoni della lavatrice. Così sono intervenuti i miei suoceri. Pur essendo dispiaciuta del distacco, hanno cominciato a venire a prendersela gradualmente prima un paio di volte a settimana e poi via via tutti i giorni. Ho molto apprezzato il loro aiuto, anche perchè le hanno insegnato l'ordine, la pulizia, (cosa che a casa non si trova quotidianamente come dai nonni....  =(((  ),  hanno scandito la giornata tra  pappe, gioco e nanna secondo sue esigenze. Veniva il nonno verso metà mattinata e la riportava a metà pomeriggio. In questo modo sono riuscita a ricominciare a riorganizzare il lavoro in lavanderia che ultimamente facevo fatica a gestire con la piccola terremota......Tutto ciò avveniva ad Ottobre scorso, anno in cui non mi sono resa conto che c'era un problema: il cibo. Da subito abbiamo comunicato ai nonni la nostra scelta di non darle nulla di derivato animale: nè carne, nè latte e latticini, nè uova. Semplicemente frutta, verdure, legumi e cereali che ogni tanto le mandavo. Tutto ha abbastanza marciato fino a qualche mesetto fa. Maddalena ha smesso di voler mangiare a casa la sera. Vuoi per la troppa merenda al pomeriggio, vuoi per il palato che si stava formando, vuoi per non so cosa....sta di fatto che la sera era diventato un inferno. La maggior parte delle sere andava a letto senza cena (a casa nostra vige la regola: mangi questa minestra o fuori dalla finestra.....può essere condivisibile o meno, ma l'abbiamo sempre rispettata tutti ed ha sempre funzionato) e ci andava giustamente arrabbiata , nervosa e a volte piangente. Che ci fosse minestra, pasta, legumi, insalata, verdure....nulla di ciò che cucinavo le garbava più. Non credo di cucinare così male, ma optando per una cucina sana, non uso salse intingoli e condimenti da "leccabaffi" e finchè le bimbe grandi si rubano la pietanza dalla pentola immagino che il piatto cucinato non sia nemmeno così disgustoso.Sono consapevole del fatto che i bimbi passano quel periodo in cui non mangiano o per i denti, o per le afte (nel frattempo è comparso anche quel problema....occasionalmente aveva le afte, quindi tribulava a mangiare)o per scelta personale, e ci sta. Ma così era davvero troppo. Quindi l'altro pomeriggio abbiamo preso il coraggio a due mani, ho mandato il maritozzo in avanscoperta (visto che sono i suoi genitori...) e abbiamo comunicato loro che d'ora in avanti la bambina verrà a mangiare a casa. Ovviamente la loro reazione non è stata positiva come si sperava; mia suocera si è subito difesa dicendo che lei alla bimba ha sempre cucinato tanta frutta e verdura. Mio suocero invece ha subito attaccato dicendo che suo figlio ha sempre mangiato tutto ed è stato sempre bene. Ovviamente questo è stato un attacco personale a me, che dopo 13 anni che vivo con suo figlio, speravo non subire più. Invece ho incassato prendendomela perchè illusa che avessero capito che le decisioni che si prendono nella mia famiglia le si prendono insieme e non sono io che comando e che decido anche per lui. Ma vabbè......Sta di fatto che da ieri la donzella è tornata a pranzare con me. Sicuramente si tratta solo di 1 giorno e mezzo ed è meglio non illudersi della velocità con cui si è adattata a cambiare abitudini: Se ieri a pranzo ha provato a fare 2 storie per mangiare qualche pezzo di verdura cruda e il passato di verdure con l'avena, ieri sera ha mangiato qualche verdura cruda in più, la cotoletta di seitan con l'insalata di barbabietole senza battere ciglio. Ed oggi di minestra di lenticchie con la zucca se n'è scafonata letteralmente 2 piatti senza nemmeno accorgersene. 
Allora ho capito che i bimbi vanno proprio seguiti da noi genitori, tanto più se decidiamo per loro una vita diversa dalla quella media italiana. Sono tornata proprietaria delle eccezioni che voglio far fare a mia figlia: a tavola le ho tolto il bere, la frutta e la televisione, come d'altronde succede da un pò di tempo la sera. Le ho tolto il pane integrale della panetteria che i nonni le davano e le ho reintrodotto quello integrale fatto a mano in modo naturale. Le ho tolto la pasta tutti i giorni (che la nonna le cucinava un giorno con i ceci, un giorni con le patate, un giorno con i piselli, un giorno con le lenticchie.....) e finalmente la vedrò mangiare i cereali che con i nonni naturalmente non mangiava. Saprò quante caramelle o cioccolatini o patatine o pizzette mangerà  durante il giorno come eccezioni e riuscirò a gestire meglio il problema del catarro o delle afte a cui ogni tanto è stata soggetta. Sono sempre più convinta che la salute si conquista giorno dopo giorno mangiando veramente in modo sano (non basta mangiare frutta e verdure come pensa qualcuno, le accortezze per un'alimentazione corretta direi che sono molte di più!!!) e, con tutta la gratitudine che posso provare per i nonni che mi hanno aiutata fino ad ora, l'alimentazione che hanno loro è tutto fuorchè naturale. Consapevole degli sforzi che hanno fatto per cercare di seguire le nostre idee comprando il tofu, dandole yogurt di soya, proponendole i miei "surrogati" di sugo (di seitan) o pastina (in realtà erano cereali tritati grossolanamente che le mettevano nel passato) che mandavo loro, ho davvero capito che una cosa fatta bene va seguita personalmente e non sperando che gli altri la facciano per te. Il nonno è ancora un pò arrabbiato ma io lo lascio sbollentare, prima o poi gli passerà. Maddalena è tornata a casa ed è ciò che più conta per me, anche perchè il nonno la viene a prendere lo stesso per un'oretta e mezza o due e me la riporta a mezzogiorno. Quindi l'occasione per stare insieme ce l'hanno comunque....Ed ora ci prepareremo all'arrivo e al tran tran col pupo e, il prossimo settembre, la nuova avventura dell'asilo. =))

5 commenti:

  1. Leggendo questo mi sono venuti tanti pensieri su come sarà il futuro rapporto coi nonni, sinceramente sono preoccupata ma non voglio fasciarmi la testa prima di romperla. Di certo sarà necessario mettere le cose in chiaro fin da subito, potrebbero accettare la situazione (come alla fine hanno fatto con la mia alimentazione e quella del loro figliolo... diventato vegetariano ovviamente "per colpa mia") ma potrebbe anche essere più complicato. Vedremo. Intanto ti auguro un enorme in bocca al lupo (tra l'altro, manca poco eh?) e complimenti per la fermezza nelle tue decisioni, non dev'essere stato facile! Un abbraccio
    Eli

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  2. pur non essendo mamma ho letto con attenzione tutto il post; condivido il tuo modo di vivere,di nutrirsi e di essere madre; più di una volta mi sono chiesta come sarà crescere un figlio, insieme a dei nonni che hanno idee molto diverse a rigurado. Hai fatto benissimo a riprenderti la bimba in casa, e le tue riflessioni sono sagge, brava. Ne approfitto per farti anch'io un sincero in bocca al lupo per l'arrivo a breve!

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  3. se tu e Mirko siete in accordo avete fatto bene. so che è molto faticoso ma ne vale la pena. sono orgogliosa. mamma

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  4. non ce la posso fare....troppo lunghi i tuoi post, li leggo saltando....Scrivi benissimo ma non hai certo il dono della sintesi!!!!

    Baciotti

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  5. Passo di qua per augurarti buone feste e ora mi leggo bene i tuoi post :-) Era da un po' che non passavo di qua.
    Un abbraccio
    Marta

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