domenica 5 giugno 2011

CONSAPEVOLEZZA ACQUISITA E RICETTA!!





Oggi siamo stati a mangiare dai miei nonni. Il nonno, di 86 anni, ci ha preparato un pranzo da re; i ravioli vegetali fatti a mano col sugo, le polpette con una caponata di verdure del suo orto e io ho portato il dolce. Ci siamo rimpinzati come dei maialini, era tutto davvero molto buono. Ma la cosa più buona è sapere che prepara tutto con le sue mani, oggi mentre mangiavamo meditavo che la sua autoproduzione è davvero ad alti livelli, considerando il fatto che non credo lo faccia con la vera consapevolezza di fare autoproduzione come lo si intende oggi, un avvio verso la decrescita felice (!!!!) e che lo fa una coppia di anziani a cui, dopo una vita di risparmi, non fa alcun peso prepararsi pane settimanalmente, pasta, verdure che coltiva nonno nell'orto passatogli dal comune, cucinare torte le cui ricette le prende da internet, conservarsi le verdure da una stagione all'altra....fosse anche solo insacchettarle nel freezer.....Tutto ciò onestamente mi fa vergognare e mi dà molto da pensare; a 30 anni  avendo fatto meno sforzi di lui per mandare avanti la famiglia e molti meno sacrifici, spesso dò tanto, troppo per scontato.......Oggi il nonno, come battuta, ha detto a mia figlia: "Pensa, ci facciamo persino l'acqua gasata".....Vero. Lui ha comprato la caraffa, la cui acqua filtrata viene versata in una bottiglia e trasformata in acqua frizzante con le bustine. Che possa essere discutibile o meno il suo gusto, da che mi ricordo l'ha sempre fatto e facendo un calcolo molto veloce, ha sicuramente speso di meno lui in tutta la sua vita che io in 12 anni che convivo se comprassi acqua gasata sistematicamente (che poi in realtà la compro pochissimo , non la beviamo, e in più ora abbiamo il punto smat del paese, per cui ogni tanto la prendiamo da lì, ma era per fare un calcolo approssimativo, solo per quanto riguarda l'acqua frizzante!!!!).....Non solo risparmia in soldi ma anche in rifiuti, se ne preoccupa più lui del futuro (fosse anche inconsapevolmente, ma non credo!!) che tendenzialmente non vive più nella ristrettezza che io che ho sempre problemi per arrivare a fine mese. Oggi lo guardavo e l'ho proprio visto sotto un'altra luce, sotto la luce della consapevolezza di non essere ancora in grado di risparmiare in tutto, come dovrei, al di là dei soldi, che poi sono una conseguenza a tutto ciò che viene prima..... E lui invece questa consapevolezza ce l'ha insita, radicata....io magari mi stupisco, per lui è quotidianità, naturalezza. E alla fine di tutto ciò immagino che riesca a mettere un gruzzoletto di $ da parte mensilmente, solo per il fatto che non spreca. E arrivata a questo punto della mia vita, posso solo levarmi il cappello e prendere esempio dalla sua ristrettezza quotidiana, che gli permette di essere semplice ma soprattuto longevo....Posso dire che oggi ho imparato qualcosa. E se già prima ero indirizzata a quella che oggi (non so se per moda o per convinzione vera e propria, ma se funzionasse andrebbe bene in entrambi i modi!) viene chiamata decrescita felice o l'arte della autoproduzione o del downshifting, insomma, semplicemente vorrei continuare sempre meglio a risparmiare in rifiuti, in extra spesso inutili, e perchè no, non fa schifo, in soldi. Viva i vecchi che ti aiutano a riflettere!!!!


E visto che alcune mie amiche mi hanno pregato di mettere qualche ricetta sul blog, così provano, comincio con quella della torta vegana che ho portato oggi al pranzo dai nonni come dolce che è stata apprezzata anche dalla zia che è arrivata per la merenda.

TORTA AL CIOCCOLATO VEGANA
200 gr    FARINA
120 gr    ZUCCHERO DI CANNA
70   gr    CACAO AMARO
90   gr    LIEVITO PER DOLCI
1     c     SALE
60  gr     OLIO DI SEMI
180 gr    ACQUA FREDDA
1     C    ACETO DI MELE
2/3 gc    ESSENZA DI ARANCIA
QB        GOCCE O CODETTE DI CIOCCOLATA FONDENTE e ZUCCHERO A VELO
Mischiare prima tutti i solidi poi aggiungere tutti i liquidi. Mescolare bene, e versare in una teglia unta. Spianare battendo la teglia sul piano di lavoro e aggiungere ina pioggia di cioccolata fondente (basterebbe anche solo una tavoletta di cioccolata sbriciolata). Cuocere a 180° per 15 minuti poi alzare la temperatura a 210° e cuocere per altri 35 minuti o tenerla d'occhio fino a che non venga la prova dello stecchino.
Una volta sfornata e raffreddata spolverare di zucchero a velo.
E' chiaro che sopra la torta o dentro si può aggiungere quello che si vuole, dai canditi alle fettine di mele, al cocco, tutto ciò che desidera il palato, questa è proprio la versione classica classica.
Buon appetito!!

2 commenti:

  1. rubo la ricetta per la festa di fine anno scolastico. grazie :-D
    Lella (sorella della "pennoira")

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  2. mi è molto piaciuto il tuo "inno" al Nonno.
    Sei una persona davvero speciale. Sono davvero felice di essere tua zia...e poi fai le torte buone!
    kiss kiss

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